Quando è scoppiata l’emergenza epidemiologica, nel mese di febbraio, ci trovavamo nel pieno della sessione di esami invernali e a pochi giorni dall’inizio del secondo semestre. L’immediata attivazione della didattica a distanza ha consentito comunque un regolare avvio del semestre.
“Diversi nostri studenti lavorano in servizi educativi e assistenziali che sono rimasti attivi anche durante il lockdown – spiega p. Giuliano Stenico, Direttore del Toniolo – e hanno vissuto in prima persona l’emergenza con un’alta preoccupazione per un possibile contagio all’interno dei servizi, essendo quello educativo un lavoro che si basa principalmente sulle relazioni e, nelle realtà più assistenziali, anche sulla cura fisica della persona. Per questo motivo ha prevalso, in fase iniziale, una didattica asincrona. Il nostro Istituto ha sempre affiancato alla didattica in aula l’utilizzo di una piattaforma e-learning, diventata fondamentale più che mai in questo periodo. I docenti si sono messi in gioco, sperimentando un nuovo modo di far lezione.
Una delle peculiarità del nostro Istituto sta nello scambio esperienziale che si crea durante la didattica, che vede presenti docenti che oltre all’ambito accademico sono nella maggior parte dei casi professionisti del settore socio-educativo, e studenti con già un bagaglio esperienziale alle spalle. Per i docenti fare lezione davanti ad uno schermo non è certamente facile, così come approcciarsi a questa nuova modalità da parte degli studenti ha richiesto un grosso sforzo. La risposta però c’è stata, positiva, da parte di tutti.
Ovvio, manca il relazionarsi di persona, la presenza dei colleghi, ma la maggior parte degli studenti ha dato segnali positivi, riconoscendo nella didattica a distanza la possibilità, oltre che di non bloccare gli studi, di avere una continuità che rendesse le settimane un po’ più ‘normali’, se pur con un impegno diverso”.
“Per quanto riguarda gli esami – continua il Direttore – abbiamo dovuto invece interrompere momentaneamente la sessione in attesa delle autorizzazioni per lo svolgimento a distanza da parte della Facoltà Auxilium, che a sua volta necessitava del benestare della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Una volta ottenuto il nulla osta, abbiamo ricalendarizzato gli appelli. Tra le attività didattiche in agenda c’era anche la sessione di laurea di aprile: così, anche le discussioni delle tesi si sono svolte online. Il recente avvio della Fase 2 ha aperto possibilità sull’aspetto dei tirocini per gli studenti che devono terminare gli studi e speriamo che si possano svolgere in presenza, con tutte le accortezze del caso, almeno le lauree della sessione estiva e, perché no, gli esami di luglio e settembre”.
Con rammarico, abbiamo dovuto annullare il convegno sulle migrazioni, in programma per maggio, così come siamo stati costretti a posticipare la pubblicazione del primo numero della rivista scientifica dell’Istituto, prevista per aprile, perché il lockdown non ha permesso di concludere tutti gli aspetti scientifici e burocratici.
“Stiamo già prefigurando l’attività futura – conclude Stenico -. Abbiamo deciso di mantenere la data del 13 giugno per l’Open Day, che sarà svolto a distanza. Nei prossimi giorni verranno pubblicate sul sito dell’Istituto le modalità d’accesso ai corsi per il prossimo anno accademico, anche se ancora non sappiamo come potrà svolgersi la prova di selezione, in presenza o a distanza. Mentre si amplia il ventaglio di possibilità, accompagnate attualmente da numerose incognite, per le modalità di svolgimento delle attività a partire da settembre. Ora è presto per definire le cose, sarà necessario aspettare le decisioni che il Ministero prenderà per le Università e le direttive della CEC. Certamente non ci faremo trovare impreparati, per questo stiamo già valutando diverse ipotesi per garantire la continuità didattica agli studenti iscritti e poter accogliere i nuovi studenti”.